Torlano

Torlano

Torlano di Sopra e di Sotto.

I due paesi si sviluppano lungo il torrente Cornappo, il nucleo urbano più antico si trova a Torlano di Sopra dove gli edifici rurali, più significativi, si dispongono su fronte strada con corti interne; Torlano di Sotto è caratterizzato da costruzioni sparse più recenti.

Nel 1211 la località mi epoca patriarcale era amministrata dal Savorgnan che mantennero la giurisdizione anche durante il dominio veneziano.

A Torlano di Sopra Ippolito Nievo ambiento alcune pagine del romanzo Il conte pecoraio mentre il vicino borgo di Ramandolo gli ispirò la novella La viola di S.Bastiano.

Presso il monte Zuccon si trovava la prima chiesetta della zona dedicata a S.Giorgio risalente al secoli IV-VI e distrutta agli inizi del secolo XLX, mi tale periodo venne distrutta anche la chiesa parrocchiale dedicata a S.Antonio da Padova che dopo la ricostruzione, avvenuta alla fine dell’ottocento. Danneggiata dal sisma del 1976, recentemente è stata ricostruita con forme moderne, attiguo è il campanile in pietra risalente al 1899 con cella campanaria arcuata sormontata da un tamburo ottagonale e cuspide.

Il ponte di Torlano di sopra, chiamato Ponte degli Angeli, si compone d un’ampia arcata in pietra e collega le due parti più antiche del borgo.

Tra gli edifici più significativi si rileva casa Comelli costruzione ubicata su imponente muro in pietra a ridosso del Cornappo, la facciata esterna composta da aperture riquadrate in pietra nei primi due piani con feritole corrispondenza del granaio,le aperture del fronte, ovest denotano le vari modifiche subite dalla casa, l’edificio con altre costruzioni forma una corte interna, altre costruzioni tipologicamente simili si rilevano più a est dove nel portale in pietra dell’Osteria Friuli la chiave di volta riporta la data 1791 e il nome, dei fratelli Nimis. A ridosso del ponte, in una muraglia su fronte strada con Portali in pietra posti di fronte all’ingresso di casa Comelli, si rileva una ancona votiva raffigurante Madonna con bambino tra due santi e a lato acquasantiera in pietra. A ovest del ponte si sviluppa: Casa Bombardier edifici situato su fronte strada con corte interna caratterizzata dai tipici ballatoi lignei sul lato Opposto si trova un complesso edilizio a corte accessibile dal portale.

Pietra datato 1808 di casa Manzocco dove è presente anche un affresco devozionale attribuito a Titta Gori raffigurante il Redentore, all’interno alcuni edifici presentano ballatoi lignei, questo complesso fu immaginato coni castello nel romanzo del Nievo. A nord del paese è presente un edificio con impianto a U che sì apre verso la strada, nella corte interna si sviluppano d ballatoi lignei, centralmente un portale arcuato immette sul retro, le apertura delle facciate esterne sono ampie e inquadrate in pietra nei primi due piani, di piccole dimensioni in corrispondenza del secondo piano.


  

Pagina aggiornata il 30/08/2023

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